Calendario, RCS Sport: “Le nostre proposte alternative non sono state recepite”
RCS Sport commenta con amarezza il nuovo calendario. Se il passo fatto oggi dall’UCI annunciando le nuove date delle corse WorldTour è un “importante passo in avanti che aiuterà tutte le realtà coinvolte a riprogrammare la stagione”, appare chiaro che gli eventi italiani rischiano di pagare un prezzo salato per le numerose contemporaneità, soprattutto durante il Giro d’Italia, che vedrà ben tre Monumento svolgersi in contemporaneità, oltre a ben sei tappe della Vuelta a España (durante la quale si correrà poi Il Lombardia la settimana dopo la conclusione della Corsa Rosa), quattro Classiche e altre due corse a tappe (per un totale di 16 giorni di gara). Di contro, durante il Tour de France si correrà praticamente solo la Tirreno – Adriatico, che a sua volta avrà al concorrenza delle due Classiche canadesi come alternativa alla Grande Boucle.
“Abbiamo fatto una serie di proposte alternative che a nostro giudizio avrebbero limitato alcune sovrapposizioni di calendario – si legge nella nota stampa con cui il maggior organizzatore italiano ha reagito all’ufficializzazione del calendario – Queste proposte non sono state recepite. Riteniamo comunque questo risultato importante per la ripartenza, soprattutto in questo momento, vista la drammatica situazione sanitaria che sta colpendo tutti i settori della nostra vita”.
Inserite invece ad inizio agosto Strade Bianche e Milano – Sanremo, che si propongono così come eventi di ripartenza del calendario. Saranno sicuramente dunque corse molto sentite, alle quali in molti vorranno partecipare, anche se ovviamente bisognerà vedere in che condizione. Chiaramente, viste le grandi difficoltà nell’imbastire questa nuova struttura, ci sono anche aspetti positivi in quella che in ogni caso sarebbe stata una ripresa difficile in cui non sarebbero mancate le criticità da affrontare e i sacrifici.
“La pubblicazione del calendario da parte dell’UCI è un importante passo in avanti che certamente aiuterà tutte le realtà coinvolte a riprogrammare la stagione – sottolinea la nota emanata da RCS – È il frutto di un lungo lavoro che, come mai prima, ha visto il coinvolgimento di istituzioni, organizzazioni, squadre e di chi a diverso titolo ha dato il proprio contributo a questa non semplice scelta. Per salvaguardare l’importante patrimonio delle corse ciclistiche e mantenerle vive si è dovuto fare qualche sacrificio anche considerando il breve arco temporale all’interno del quale si potevano inserire tutte le corse della stagione”.
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